Paolo Castello fu uno dei tre liutai principali attivi a Genova nella metà del XVIII secolo. Gli altri furono Jacobo Cordano e Giuseppe Cavaleri. Tutti e tre furono influenzati da Bernardo Calcanius, il principale esponente della scuola genovese, ma è probabile che Castello fosse in gran parte autodidatta. Il suo lavoro è spesso descritto come pesante, ma l'ampiezza delle filettature e l'ineleganza del modello sono compensate da fori delle effe abbastanza delicati. Il lavoro della chiocciola del riccio piuttosto frettolosi di Castello suggeriscono che stava soddisfacendo una richiesta di strumenti poco costosi, ma la qualità della sua vernice mostra che non era affatto privo di talento. Questo violino presenta caratteristiche nella testa molto evidenti del lavoro di questo rappresentativo liutaio della scuola genovese. La cassa ha una bella vernice di colore trasparente e il suono risulta essere caldo e profondo.